I biocombustibili sono sostanze, solidi o liquide, in grado di generare energia provenienti dal trattamento di biomassa ovvero materiale organico di origine vegetale o animale. Possono effettivamente essere utilizzati come un sostituto dei combustibili fossili, col vantaggio che rilasciano molte meno sostanze inquinanti nell’aria e, in particolare quelli derivati da vegetali, i più comuni, liberano una quantità netta di CO2 inferiore. Questo perché sono prodotti sfruttando una delle più grandi invenzioni di sempre da parte della natura: la fotosintesi clorofilliana.
Nell’ambito dei biocombustibili rientrano diversi prodotti che si distinguono fra quelli di prima generazione ottenuti da coltivazioni di piante utilizzate per la produzione di alimenti quali grano, mais, barbabietola da zucchero, canna da zucchero, soia, girasole, palma da olio ed altri ancora e di seconda generazione (o di tipo avanzato) ottenuti da materiali organici, non utilizzati in ambito alimentare, quali rifiuti, residui agricoli e forestali, e alcune particolari specie di piante. La produzione di biocombustibile da questi materiali è considerato maggiormente sostenibile in quanto libera una minor quantità di gas serra e “non comprende l’utilizzo di possibili risorse alimentari”. Fanno parte di questa categoria anche i biocombustibili ricavati da micro alghe, detti anche biocombustibili di terza generazione.
Lab Control ha un laboratorio attrezzato con strumentazioni all’avanguardia per seguire indagini analitiche su:
- Biodiesel secondo la EN 14214:2014
- Biomasse in pellet
Vengono usate metodiche ufficiali nazionali o internazionali (UNI EN, ISO, ASTM, IP) in conformità alle norme ISO IEC UNI CEI EN 17025:2018e UNI EN ISO 9001:2015.